Episodi 126-130
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126. La vendetta di Lady Black

Lady Black scommette con Margot tutto il suo vastissimo patrimonio di gioielli che avrebbe ucciso Lupin. Questi viene catturato con l'inganno di Margot insieme a Jigen e portato in una stanza. Lady Black gli parla dicendogli che si sarebbe salvato solo evitando tutti i trabocchetti. Dopo avere superato una palla da biliardo assassina che esplode al coontatto con la pelle umana e l'acqua che cercava di soffocarli, il computer centrale dal quale vengonogestiti tutti i trabocchetti va in corto circuito e Lady Black, colpita da una scarica elettrica mostra la sua vera identità: è un uomo, figlio di una donna che Lupin aveva amato in passato e che si era ingelosito di Lupin dopo la sua morte. Lady Black decide quindi di sbarazzarsi di Margot, ma questa fa esplodere la villa uccidendo tutti quelli che si trovano dentro, compresa Lady Black che prima di perire innesta una bomba nel luogo on cui si trova Lupin. Il ladro, che ha capito di essere nella "Grande Piramide del re Ku Fu" viene avvertito e cerca di fuggire, ma si trova in un vicolo cieco nel quale entra del gas velenoso. Quando ormai sia lui che Jigen si danno per spacciati Goemon, che li aveva rintracciati grazie al medaglionee che gli aveva consegnato Lupin prima di partire, li estrae proprio poco prima che la piramide esploda.

Commento: L'unica cosa decente di questo episodio è il senso di oppressione e di trovarsi in trappola insieme a Lupin. Per il resto siamo ancora in alto mare.

127. La strategia della palla mortale

Il boss mafosio Largo vuole uccidere Lupin. Aprofittando che questi soffre il maldidenti e che qundo ha la mano sulla guancia non può estrarre la pistola, il boss droga i giocatori della squadra di baseball "New York Yankee" ed impartisce loro l'ordine di sparare delle palle di ferro quando si tocca la guancia. Così, dopo che Lupin ha rubato un diamante al Metropolitan Museum, lo assaltano, e riescono a predenere il diamante e Zenigata che lo aveva appena sottratto al famoso ladro. Lupin, dopo avere scoperto che si tratta di famosi giocatori di baseball, va nel loro stadio, dove scopre tutti i retroscena da Largo. Saputo da lui che il diamante si trova nella casabase del campo se ne impossessa, ma i giocatori glielo prendono; solo l'intervento di Jigen travestito da arbitro fa sì che i giocatori non obbediscano più agli ordini di Largo. Lupin può così finalmente prendersi quello che aveva rubato.

Commento: Nella media fino alla metà dell'episodio, dopo al quale scade notevolmente rendendosi fin troppo banale.

128. Il piano della signora Dokonjo

La signora Donkonjo scrive per il "Daily Doncojo", un giornale in via fallimentare da lei diretto, per il quale scrive e pubblica gli articoli. Per incrementare le vendite del giornale la vecchietta scrive degli articoli in grado di suscitare un grande interesse, non ancora accaduti, ma che lei farà accadere. Così incolpa Lupin di avere rubato un diamante da 100.000 $ di uan cantante lirica per avere un incremento di vendite, ed attirare il famoso ladro verso di sè. E tutto ha successo. Lupin dapprima è arrabbiato con lei, ma compresa la triste situazione si place e decide di collaborare con lei; ruba quindi un pannollino per bimbi. Quando torna alla redazione del giornale, trova la signora Donkonjo in ostaggio di una banda di Brodway. Per liberarla lui ed i suoi compagni gettano le armi a terra, scoprendo di essere caduti in un  nuovo piano della signora. Vengono poi rinchiusi in una cella frigorifero dalla quale riescono a liberarsri, per poi affrontare la banda di Benson, l'enorme ma scemo figlio della vecchia. Ovviamente la banda di Lupin ha la meglio, ma la moto di Benson finsce contro la postazione nella quale la Donkojo stava scrivendo e facendo di conseguenza briciare tutti gli articoli della signora.
Commento: Si notano moltissimo gli stessi autori di "1999 viaggio pop corn" oppure di "Un mondo di Buongustai : il character design è sopra la media degli stessi, ma si ripresentano le solite storie insipide, con gag idicole e fondali scarni; perfino le musiche sono quasi assenti.

129. La gentilezza di Jigen

Jigen si trova in Giamica, una nazione a rischio a causa dei suoi numerosi colpi di stato, per rubare il quadro de "La Venere nuda", che era stato rubato da Hitler e che adesso si trovava in mano al capo del paese. Elusa la sorveglianza ed entrato nella stanza del quadro, nota che stranamente la Venere galleggia nell'aria. Tornato a casa per riflettere su quel mistero, accoglie nella sua stanza Sandra, una ragazza ricercata dalla polizia locale. Il giorno dopo Jigen la rivede vicino al palazzo del capo di stato nel quale si trova il quadro da lui desiderato, e la salva dal fuoco della polizia, anche se viene colpita. Da essa viene a sapere che è la figlia del capo di stato precedentemente morto, il quale le aveva promesso come regalo di diciottesimo compleanno e di matrimonio il quadro de "La Venere nuda"; infatti il giorno successivo si sarebbe dovuta sposare con Gila, capo del movimento di liberazione del popolo, che all'alba avrebbe fatto irruzione nel palazzo, distruggendo anche il quadro. Jigen si offre di rubare il quadro per lei dopo averla operata. La ragazza, dapprima diffidente, dopo essersi accorta delle sue condizioni che le impediscono di muoversi, accetta. Spiega quindi il sistema d'allarme al pistolero: una serie di invisibili fili invisibili , dei quali uno se toccato fa saltare tutto il palazzo. Jigen, eseuguito l'intervento di esttrazione della pallottola va quindi nel palazzo, e con l'aiuto di Goemon e Lupin appena arrivati, ruba il quadro, consegnandoo alla ragazza.
Commento: Episodio che cerca di essere triste e trasmettere delle sensazioni forti, non riuscendo completamente. Si tratta di un'altra puntata alla quale manca qualcosa. Cruda la scena dell'intervento di Jigen su Sandra.

130 Il capolavoro di Dalì

Davanti alla televisione viene rubata un'opera d'arte del surrealista Dalì, e l'ispettor Magree subito intervenuto incolpa Lupin. IL famoso ladro, che aveva visto tutto in tv, si sente colpito nel morale, e, travestendosi da ispettor Magree va insieme a Zenigata nella strana abitazione di Dalì. Questi riconosce immediatamente che non si tratta del vero ispettore, con la collaborazione di Zenigata e del vero Magree lo cattura e lo fa addormentare; anche l'acerrimo nemico di Lupin viene però addormentato. Magree (che è Dalì travestito) lo porta con sè nelal sua casa e lo mette in un forno per farlo diventare duro come una pietra e poter fare così la bandieruola sopra la sua casa. Lupin, grazie ad un pallone anticalore riesce ugualmente a sopravvivere per cinque giorni nel forno, e quando viene messo sull'asta del tetto dell'esoterico artista francese non fa capire che è vivo. Arrivati i suoi amici racconta tutto loro ed organizza un tranello per Dalì, che ha scoperto essere l'ispettore Magree. Facendogli credere che è stato convocato da Zenigata, Jigene e Goemon lo catturano, lo imbavagliano e lo mettono a fare la bandieruola della loro imbarcazione. Lupin invece fa saltare in aria la casa di Dalì.
Commento: Un altro episodio modesto, che non offre particolari spunti di discussione o di lode.
 



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Pagina creata il 4 Novembre 1997
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